Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: Termine offerta

Termine offerta
QUESITO del 12/03/2007

L'ultimo periodo dell'art. 90, comma 5 del DPR n. 554/99 prevede che i termini per la presentazione dell'offerta siano maggiorati della metà nel caso di appalto i cui corrispettivi sono stabiliti a corpo o a corpo e misura con presentazione di offerta a prezzi unitari. Tale disposizione faceva erronemente riferimento all'art. 79, comma 5 del medesimo DPR, mentre in realtà il riferimento legislativo avrebbe dovuto essere l'art. 79, commi 3 e 10. Attualmente l'art. 79 del DPR 554 è stato abrogato ad opera del D.Lgs. n. 163/2006. Si chiede di conoscere, quindi, se è obbligatorio in un appalto a prezzi unitari a corpo o a corpo e misura prevedere un periodo di pubblicazione del bando di gara non di 26 giorni, bensì di 39. Se la ratio della norma è quella di dare più tempo alle imprese per formulare un'offerta che implica la compilazione della lista, a mio avviso la maggiorazione dei termini dovrebbe essere ancora valida. Si chiede autorevole parere in merito dal momento che le stazioni appaltanti non sempre hanno comportamenti univoci in tal senso.

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Qualora si ricorra alla procedura negoziata ex art. 56, previa pubblicazione del bando, è obbligatoria la fase di preselezione (sul tipo delleprocedure ristrette) o è invece possibile richiedere direttamente ai conccorrenti di presentare l'offerta? L'articolo 70 prevede infatti un "termine per la ricezione delle domanda di partecipazione" anche nelle procedure negoziate con bando, ma non esplicita se tale fase - quella delle domande di partecipazione selezionate separatamente dalle offerte sia necessaria. Si tenga conto che la gara (forniture) andata deserta era del tipo procedura aperta, e il criteri di aggiudicaizone era quello del prezzo più basso.

Buon Giorno,è stata indetta una procedura negoziata con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa regolarmente svolta con stesura e pubblicazione di verbale di gara e affidamento provvisorio alla ditta con punteggio più alto. E' stata inoltre svolta la verifica dei requisiti tecnici ed organizzativi delle prime due ditte in graduatoria al fine di procedere all'aggiudicazione definitiva dei lavori. In fase di aggiudicazione definitiva il regioniere del Comune fa presente all' Amministrazione che l'impegno della spesa per la realizzazione dei lavori avrebbe comportato lo sformanto del patto di stabilità. Quanto tempo può rimanere provvisoria l'aggiudicazione dei lavori senza dovere annullare la gara e provvedere, quando il patto di stabilità lo permetterà, ad indire una nuova gara per l'aggiudicazione dei lavori? Si può tenere come termine i 180 giorni di validità delle offerte già presentate ed analizzate? Grazie per la collaborazione

Si chiede se sia possibile indire una procedura negoziata sotto soglia comunitaria - ex art. 36 co. 2 lett. b) del d.lgs. 50/2016 e ss.mm. – tramite pubblicazione sul sito della stazione appaltante di un avviso di selezione operatori economici, con richiesta quindi di presentazione delle dichiarazioni attestanti il possesso dei requisiti morali oltre che economico-finanziari e tecnico-organizzativi – e contestuale richiesta di presentazione dell'offerta. Questa forma di pubblicazione di avvio di una procedura negoziata consentirebbe, oltre al rispetto dei principi di trasparenza, parità di trattamento, pubblicità, un'azione efficace ed efficiente dell'azione della p.a. che vedrebbe ridursi i termini della procedura medesima (da ca. 15 giorni di pubblicazione dell'avviso sul sito + almeno altri 15 giorni dalla richiesta di offerta contro ca. 15/20 giorni di qualificazione, valutazione requisiti, valutazione offerte pervenute).

Questa stazione appaltante necessità di un approfondimento circa i termini per la presentazione delle offerte per una procedura sotto soglia sul mercato elettronico della Pa. A parere dello scrivente a mente dell’articolo 36 comma 9 del D.Lgs. 50/2016, che non è stato derogato né espressamente né tacitamente dall’articolo 1 della Legge 120/2020, prevede che “i termini minimi stabiliti negli articoli 60 e 61 possono essere ridotti fino alla metà”. Pertanto i termini minimi ridotti per le procedure negoziate negli affidamenti sotto soglia comunitaria non potranno mai essere inferiori a 5 giorni.

Ai sensi dell'articolo 60 del D.lgs 50/2016 "Il termine minimo per la ricezione delle offerte è di trentacinque giorni dalla data di trasmissione del bando di gara".
La disposizione sembra individuare espressamente, come momento di inizio decorrenza di tale termine, la data di trasmissione del bando all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea e non già la data dell'avvenuta pubblicazione dello stesso sulla GUUE.
Inoltre, ai fini del computo del termine minimo, la distinzione fra la fase di trasmissione del bando e quella di effettiva pubblicazione dello stesso sulla GUUE (collegando il dies a quo al momento di "trasmissione del bando di gara") sembra coerente con la distinzione fra tali fasi richiamata in altre disposizioni (ad es. nell'articolo 72 del D.lgs 50/2016 ove la distinzione fra le due fasi appare chiaramente: "i bandi...sono redatti e trasmessi all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea per via elettronica e pubblicati conformemente all'allegato V").
Ciò, peraltro, appare in linea anche con la necessità di indicare la data di spedizione dell'avviso (Cfr. le informazioni necessarie ai sensi dell'allegato XIV).
Si chiede, quindi, se nella procedura aperta ex art. 60 del D.lgs 50/2016, il computo del termine minino che deve sussistere per la ricezione delle offerte possa essere computato a decorrere dalla data di trasmissione del bando di gara all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea e non già dall'avvenuta pubblicazione dello stesso sulla GUUE.
Si ringrazia per l'attenzione riservata e si rimane in attesa di riscontro.